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SEBBEN CHE SIAMO DONNE...
di ADORNO LUISA
Stato Editoriale
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- Titolo: SEBBEN CHE SIAMO DONNE...
- Autore: ADORNO LUISA
- Illustratore: 0
- Editore: SELLERIO EDITORE PALERMO
- Collana: LA MEMORIA
- Anno: 1999
- ISBN: 9788838915130
- Pagine: 180
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 850 LETTERATURA
Classificazione CEE
- FA NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA (DOPO IL 1945)
Luisa Adorno Sebben che siamo donne... Collana: La memoria pp. 180, Euro 7,75 Isbn: 88-389-1513-X «Sebben che siamo donne paura non abbiamo...!»... «Canti la canzone di lotta delle mondine mentre lustri la vita degli altri!». Il Sessantotto era ancora da venire e con quelle parole lei cantava la libertà duramente conquistata. (Luisa Adorno) «Sebben che siamo donne paura non abbiamo...!» cantava ogni mattina, appena alzata, una delle amiche con cui dividevamo la casa delle nostre arronzate vacanze invernali, mescolando i figli bambini finché diventarono ragazzi. Cantava piegata in due a raccattare maglie e calzini, a legare scarponi o spazzando alacre la stanza. «Almeno non gorgheggiare!» le dicevamo per frenarla. «Canti la canzone di lotta delle mondine mentre lustri la vita degli altri!». Alzava la testa e sorrideva come per scusarsi dell'umile entusiasmo che la muoveva, ma gli occhi scintillavano d'intelligenza, di consapevole gioia. Il Sessantotto era ancora da venire e con quelle parole lei cantava la libertà duramente conquistata, la fierezza delle idee, la soddisfazione della ricerca a cui si dedicava nel tempo ritagliato fra il lavoro a scuola e le cure della famiglia, cantava infine il piacere di quei giorni di vita corale, di contatto, oltre il solito, con gli stessi figli sia pure al prezzo di continui minuti servigi. (Luisa Adorno). Luisa Adorno è nata a Padova e vive a Roma. Ha collaborato a «Il Mondo» di Pannunzio e a «Paragone». I suoi romanzi L'ultima provincia (1983), Le dorate stanze (Premio Prato-Europa e Premio Pisa 1985), Arco di luminara (Premio Racalmare-Leonardo Sciascia e Premio Viareggio 1990), La libertà ha un cappello a cilindro (1993), Come a un ballo in maschera (1995), Sebben che siamo donne (Premio Vittorini 1999) e Foglia d'acero (2001) pubblicati da questa casa editrice, sono tradotti in varie lingue. Con Jy ina tastnà ha curato la traduzione del romanzo di Helena mahelovà La fermata del treno dei boschi pubblicato nella collana «Il castello».